Questo blog è come un diario dove troverai le mie personali recensioni sui romanzi che ho letto e le opinioni sul mondo editoriale. Niente sdolcinature ma solo critiche costruttive, come è giusto che sia ;)

22.4.12

"Senilità" di Italo Svevo

SCHEDA DI LETTURA


Trama: Emilio Brentani ha una vita molto tranquilla: lavora come impiegato in una società di assicurazioni, si dedica alla propria carriera letteraria e si occupa della propria sorella. Un giorno però la sua vita viene sconvolta dall'incontro con una giovane donna di cui si innamora perdutamente. Questa ragazza, di nome Angiolina, non è però il ritratto della purezza come Emilio se l'era immaginata ma è una donna libertina e sfacciata. L'uomo decide allora di interrompere la loro relazione una volta accertatosi del tradimento di lei tuttavia, il ricordo della ragazza è troppo vivido e così Emilio decide di riallacciare i rapporti con lei.
L'improvvisa morte della sorella lo fa però tornare con i piedi per terra e incolpa la donna della sua trascuratezza nei confronti della sorella malata. Una volta interrotta definitivamente la relazione Emilio comprende chi era in realtà Angiolina e si ripromette di dimenticarla per sempre tornando alla sua antica e tranquilla vita.

L'autore: Italo Svevo è lo pseudonimo dello scrittore Ettore Schmitz nato nel 1861 a Trieste e morto a Motta di Livenza nel 1928. Trascorse gran parte della sua vita nella città natale dove lavorò come impiegato di banca, direttore e socio di un'impresa industriale. A Trieste conobbe James Joyce che fu il suo professore d'inglese e poi costante amico e ammiratore. I suoi primi romanzi, "Una vita" (1892) e "Senilità" (1898), per la novità del linguaggio e dello stile passarono quasi del tutto inosservati. Fu solo con la pubblicazione de "La coscienza di Zeno", grazie anche al riconoscimento di critici famosi quali, oltre lo stesso Joyce, B. Cremieux, V. Larbaud e Eugenio Montale, che il nome di Italo Svevo cominciò a diffondersi in Italia e nel mondo.  
Ambientazione: il racconto si svolge a Trieste e in particolare lungo le vie del centro.
Personaggi più importanti:
  • Emilio Brentani: è il protagonista del romanzo. E' un uomo che si occupa con piena vocazione della sua carriera letteraria, del suo lavoro e di sua sorella. Emilio non ha mai provato che cosa sia l'amore e ciò che comporta ma, una volta conosciuta Angiolina, si dona a lei con tutto il suo cuore ma questo gli causa una sofferenza atroce in quanto non riesce ad accettare il tradimento di lei;
  • Angiolina: è la giovane donna di cui Emilio si innamora. A dispetto dell'apparenza Angiolina è una giovane che ama essere lodata e corteggiata dagli uomini. Utilizza spesso e volentieri delle bugie per scagionarsi dai dubbi di Emilio. E' una ragazza ambigua infatti Emilio, pur amandola, arriverà a detestarla per il suo comportamento sfacciato con gli altri suoi corteggiatori;
  • Amalia: è la sorella di Emilio. E' una donna sola e depressa la cui unica felicità è di aiutare il fratello quando si sente abbattuto. Anche lei non ha mai amato e si sente umiliata dal fatto che il fratello si sia fidanzato ma, a un certo punto, la sua monotona vita cambia: anche lei si innamora. Purtroppo però l'uomo di cui si è innamorata è un amico di Emilio che le dice chiaramente che non è interessato a lei. Amalia si dispera e si ammala perché non trova il conforto di suo fratello. La malattia la porterà infine alla morte.
Linguaggio: il linguaggio utilizzato dall'autore è semplice e chiaro. Non vengono inseriti termini ricercati e, proprio per questo, il racconto appare veritiero perché privo di quella raffinatezza ampollosa in uso agli scrittori dei secoli precedenti. Si pone infatti l'attenzione sui pensieri dei personaggi e, la quasi assenza di descrizioni troppo elaborate, fa sì che la storia appaia moderna e quindi che possa essere compresa da un pubblico più vasto.
Messaggio: << Dov'è amore, è dolore >> (Plauto)
Giudizio: questo romanzo è interessante in quanto la vicenda narrata è rappresentata come se fosse una storia realmente accaduta. Infatti la semplicità del linguaggio e i personaggi (l'impiegato, la sorella che si occupa della casa, l'amico artista e la donna amata troppo libertina), rappresentano uno scorcio della società del novecento. Inoltre fin dal principio l'autore entra nel vivo della storia senza perdere tempo in descrizioni inutili che appesantirebbero la lettura.
Anche la stessa vicenda, nella sua semplicità, è ricca di sentimenti profondi e contradditori come succede spesso nelle vere storie d'amore. Allo stesso modo il protagonista, con le sue contraddizioni e il suo amore-odio per la fidanzata, è un esempio di introspezione psicologica degna di interesse.
Infine questo romanzo pone l'attenzione soprattutto sulla sofferenza che comporta la gelosia per la donna amata e per il rifiuto del proprio amore. E' una storia triste dove l'amore è vissuto in tutte le sue sfaccettature, anche in quelle più negative. 



21.4.12

"Ritratto in seppia" di Isabel Allende

Il romanzo, narrato in prima persona, delinea la saga di un'intera famiglia e, sebbene sia il tratto distintivo di questa autrice, i fatti narrati spesso sono fin troppo eclatanti e sorprendenti. Dopo aver letto "La casa degli spiriti" questo romanzo è di minore interesse in quanto vengono ripresi gli stessi meccanismi narrativi e, se non fosse per la trama ricca di spunti storici, sembrerebbe una ripetizione. Lo stile è piacevole ma purtroppo i personaggi, sebbene caratterizzati in modo approfondito, svelano sempre e in ogni occasione il loro lato eroico che trionfa sugli avvenimenti storici negativi come la guerra civile cilena. L'unico personaggio veramente interessante di questo romanzo non è la protagonista ma la nonna paterna ovvero Paulina del Valle di cui l'autrice ne inquadra il carattere con i suoi pregi e difetti rendendola l'unico personaggio "reale" dell'intera storia.