Questo blog è come un diario dove troverai le mie personali recensioni sui romanzi che ho letto e le opinioni sul mondo editoriale. Niente sdolcinature ma solo critiche costruttive, come è giusto che sia ;)

19.11.14

"Ivanhoe" di Walter Scott

Romanzo storico ambientato in Inghilterra nel fascinoso medioevo di Robin Hood e di Re Riccardo Cuor di Leone. 
Con questo libro ci si immerge infatti nel passato dei cavalieri con assalti di fortezze, giochi d'armi e salvataggio di belle donzelle.
La figura del cavaliere Ivanhoe, il protagonista, è però messo in seconda luce dalle vicende che incrociano i destini di molti altri personaggi tra cui spicca il templare corrotto e la figura della bella e sfortunata ebrea. 
Il templare, nonostante sia il personaggio più controverso del romanzo essendo uno dei cattivi del libro, mi è risultato simpatico a discapito del protagonista che ho trovato parecchio noioso. Alla fine ho sperato in un lieto fine tra lui e l'ebrea ma, essendo il cattivo, finisce in tragedia. 
L'ebrea è l'altra figura di questo libro che ho trovato interessante: è decisa, orgogliosa e generosa; in contrasto con l'altra protagonista del libro: la promessa sposa di Ivanhoe che è il ritratto della fanciulla timida e indifesa tanto enfatizzata nei poemi cavallereschi a cui l'autore si ispira.
Il finale con il solito lieto fine del "vissero felici e contenti" mi ha un po' deluso (vedi sopra) ma comunque è un libro godibile e ben scritto.
L'unica pecca che mi ha fatto sorridere sono le note di testo in cui si rimarca il fatto che W. Scott sbaglia i riferimenti storici, le date e perfino i luoghi in cui sono avvenuti eventi importanti per inquadrare il contesto storico del romanzo. Della serie: tutti possono sbagliare, anche i migliori.