Questo blog è come un diario dove troverai le mie personali recensioni sui romanzi che ho letto e le opinioni sul mondo editoriale. Niente sdolcinature ma solo critiche costruttive, come è giusto che sia ;)

27.6.18

Opinioni sul XXXI Premio Calvino

La rivista Cadillac ha pubblicato i finalisti del Premio Calvino di questo anno. 
Leggendo i vari incipit mi sono chiesta se il modo di scrivere come un telegramma sia divenuto la prassi o se è la moda del momento. Boh! Mi chiedo inoltre se un romanzo alla Tolstoj avrebbe successo in un concorso del genere... temo che la risposta sia negativa.
A ogni modo andiamo con ordine: non ho voglia di soffermarmi sui testi che reputo scritti in modo fin troppo scarni e, appunto, telegrafici come Il grande vuoto (l'autore è stato finalista del XXIX Calvino e con svariate pubblicazioni alle spalle... alla faccia dell'esordiente!) e Omeopatia Omeocrazia.
- Il faraone mi ha illuso che parlasse dell'Egitto e invece parla di un tizio vicino a Berlusconi. L'argomento non mi interessa e la scrittura, con dei termini desueti, annoia.  
- Si arriva a Elena di Sparta... Dall'incipit sembra si stia narrando le vicende di una Elena qualsiasi. L'ambientazione storica è parecchio latente e i pensieri della protagonista la fanno sembrare la classica "principessina" viziata e odiosa che pensa solo al suo benessere fisico. 
Non ci sono più le protagoniste di una volta?!
- Sinfonia delle nuvole è "la storia inconcludente di un individuo incompiuto" a detta dell'autore... della serie "farai fatica a finirlo?!". Mah! La definizione di non-storia non mi entusiasma e, dato che apprezzo romanzi con un certo filo logico, non è proprio nelle mie corde.
- Trovami un modo semplice per uscirne non è un romanzo ma un dialogo ininterrotto tra due personaggi. Esperimento mal riuscito di imitazione di Aspettando Godot. Illeggibile.
- La sartoria di via Chiatamone è un romanzo, finalmente, con un suo perché. Storia interessante fin dalle prime pagine, è l'unico tra i finalisti che leggerei volentieri.
- L'inverno di Giona: il solito romanzo introspettivo in prima persona.
- Talib, ovvero la curiosità: testo potenzialmente interessante ma non nelle mie corde (i draghi anche no, grazie).

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