Leggendo questo romanzo mi sono chiesta più volte il motivo della dicitura romanzo storico dato che l'intera storia narrata si basa su leggende quindi, a rigor di logica, non su fatti realmente accaduti. Tralasciando questo dubbio ho affrontato la lettura del libro con entusiasmo dato che le storie nordiche mi hanno sempre affascinato con il loro misticismo e le loro saghe ma, ahimè, sono rimasta delusa sotto questo aspetto. Tutto il romanzo è infatti solo il riassunto in prima persona della vita del protagonista.
La narrazione è piatta con descrizioni superficiali di luoghi e le azioni e le scene di guerra vengono esposte in modo sbrigativo. La noia quindi ha preso il sopravvento sull'iniziale entusiasmo e, in definitiva, mi sento di bocciare questo romanzo per le premesse non mantenute. Questo libro infatti dovrebbe far immergere il lettore in un mondo antico e mistico e invece è solo uno dei tanti libri pseudo-storici che non trasmettono alcunché. L'unica cosa che salvo è la copertina che è stupenda e che mi ha invogliato a comprare il libro "a scatola chiusa".