Entrando in una libreria ci si aspetta di trovare libri di ogni genere e argomento ma i Classici... quelli sono relegati in uno scaffale. Questo grande dispendio di energia per enfatizzare e reclamare le "novità" dei nuovi scrittori di successo mi sembra davvero esagerato.
Notare poi che i Classici hanno un peso sempre minore all'interno del mercato editoriale rende l'idea di un mondo culturale ormai davvero insipido. A leggere poi le solite statistiche in cui "in Italia si legge sempre meno" e bla bla bla, ti passa anche la voglia di commentare i nuovi best-seller: tanto a che serve? Chi legge ormai? Uno su dieci? Mah!
Francamente questa sfilza di dati, che escono ogni inizio anno, lasciano il tempo che trova. Quello che rimane è la consapevolezza che oltre a Jane Austen, Tolstoj e pochi altri famosi di un tempo ormai non c'è molta Cultura.
La fine della Letteratura con la L maiuscola? Forse, o forse chissà, magari tra cinquant'anni ci ricorderemo i grandi best-seller di oggi. Un'utopia vista la quantità di nuove uscite che trasbordano da ogni scaffale ogni mese. Ma tant'è, l'editoria deve pur campare no?!