Romanzo che intreccia la storia personale di una nobildonna, realmente esistita nei primi del '600, e una presunta strega, Alice Gray. Il testo, narrato in prima persona dalla ricca donna, è molto interessante dato che riprende, seppur in modo blando, un processo per stregoneria (realmente accaduto anche questo).
Al di là della storia, quello che mi è piaciuto di più di questo libro è la forza di volontà che traspare dalla protagonista: non vuole infatti perdere il suo bambino, avendo sofferto in precedenza di alcuni aborti spontanei, e ricorre persino alle cure di una presunta strega, divenendone amica.
L'idea di difendere il proprio nascituro mi ha fatto molto riflettere e, in questo periodo storico in cui è così facile decidere della vita e della morte di un altro essere umano (oltretutto senza tanti rimorsi), è davvero una presa di coscienza molto importante.