Autobiografia della geisha, anzi geiko come si chiamano le geishe di Kyoto, più famosa del secolo scorso. Un ritratto affascinante, quello che descrive l'autrice/protagonista, di una cultura tutta giapponese. Il libro rispecchia la vita dell'autrice, con dovizia di particolari sulla routine delle geishe e sul loro mondo lavorativo. Il ruolo della geisha è ben diverso dalla finzione divenuta celebre col famoso libro
"Memorie di una geisha"; infatti la geisha è una danzatrice professionista e, non di certo, una prostituta d'alto bordo come si suole credere. Il ritratto che ne risulta è di una donna forte e determinata a essere la numero uno nel suo settore. Il lavoro duro, le invidie delle altre geishe e i rapporti a volte conflittuali con gli uomini, sono uno sprone per la protagonista a fare sempre di più e meglio per inseguire il suo ideale di indipendenza e di libertà. Mi è piaciuto molto inoltre quando ammira il lavoro artigianale dietro ai kimono, vere opere d'arte, e ringrazia tutti coloro che l'hanno sempre aiutata a essere "l'opera d'arte vivente" che è in realtà la geisha. Chapeau!