Romanzo considerato un "classico" della letteratura. La protagonista Jane, dopo un'infanzia triste prima in casa di sua zia e poi in orfanotrofio, viene assunta come istitutrice della figlia del signor Rochester. Qui si innamora del padrone ma, essendo brutta e di classe inferiore, non si illude finché lui non le rivela il suo amore ma sul più bello Jane scopre il segreto di lui e questo la fa fuggire per poi essere accolta da un ecclesiastico e dalle sue due sorelle. La giovane si affeziona ai nuovi amici ma il giovane missionario si infatua di lei e le chiede di sposarlo e partire con lui come missionaria in Asia. Jane rifiuta e torna dal signor Rochester che ora è cieco ma, in compenso, non ci sono più impedimenti per la loro unione. Di questo libro è interessante notare che entrambi i protagonisti sono brutti e con un carattere ribelle mentre il resto dei personaggi, tra cui l'ecclesiastico e le varie figure femminili del romanzo, sono descritti con tratti piacevoli e con carattere amabile (spoiler: a parte la moglie pazza del signor Rochester). La scrittura in prima persona rende più intima la narrazione e ben presto ci si immerge nei pensieri e nelle riflessioni della protagonista che sono in netto contrasto con il suo modo di fare austero e sbrigativo. Credo di poter affermare che l'autrice ha centrato in pieno il detto "l'abito non fa il monaco" dato che sotto l'apparenza di una semplice e modesta istitutrice si cela un personaggio con molte sfaccettature e con un carattere fiero e impetuoso. Ovviamente da leggere.