SCHEDA DI LETTURA
Trama: In quella zona del basso Piemonte dove, anni dopo, sorgerà Alessandria, Baudolino, un piccolo contadino fantasioso e bugiardo, conquista la stima di Federico Barbarossa e ne diventa figlio adottivo. Tra le altre cose, Baudolino inventa la mitica lettera del Prete Giovanni che prometteva all'Occidente un regno favoloso, nel lontano Oriente, governato da un re cristiano. Baudolino cresce, Alessandria nasce e, anni dopo, spinto dall'invenzione del giovane, Federico parte, col pretesto di una crociata, per andare a riconsegnare al Prete Giovanni la più preziosa reliquia della cristianità: il Gradale, la coppa in cui aveva bevuto Nostro Signore.
Trama: In quella zona del basso Piemonte dove, anni dopo, sorgerà Alessandria, Baudolino, un piccolo contadino fantasioso e bugiardo, conquista la stima di Federico Barbarossa e ne diventa figlio adottivo. Tra le altre cose, Baudolino inventa la mitica lettera del Prete Giovanni che prometteva all'Occidente un regno favoloso, nel lontano Oriente, governato da un re cristiano. Baudolino cresce, Alessandria nasce e, anni dopo, spinto dall'invenzione del giovane, Federico parte, col pretesto di una crociata, per andare a riconsegnare al Prete Giovanni la più preziosa reliquia della cristianità: il Gradale, la coppa in cui aveva bevuto Nostro Signore.
Federico purtroppo muore lungo il cammino e Baudolino continua il viaggio verso quel regno lontano che lo porterà tra i mostri di una città cristiana dove si innamorerà di una strana donna.
Baudolino racconta tutto questo a Niceta Coniate, storico bizantino, mentre Costantinopoli brucia e i crociati la saccheggiano. Baudolino comprende, parlando con Niceta, cose che non aveva ancora capito come la morte di Federico. Alla fine, dopo una lunga riflessione su ciò che aveva fatto, Baudolino decide di tornare in Oriente per continuare la ricerca del Regno del Prete Giovanni e per rivedere la donna amata.
L'autore: Umberto Eco è nato ad Alessandria nel 1932. E' ordinario di Semiotica e Presidente della Scuola Superiore di Scienze Umanistiche presso l'Università di Bologna. Nel 1980 ha esordito nella narrativa con "Il nome della rosa" da cui è stato tratto il film omonimo del 1987.
Scrittore prolifico; ultimo libro pubblicato: "Il cimitero di Praga".
Ambientazione: la storia si svolge in molti luoghi che costituiscono idealmente il tragitto percorso da Baudolino e da Federico verso il mitico regno del Prete Giovanni: Alessandria e dintorni, Costantinopoli, Castello di Ardzrouni e la città di Pndapetzim (luoghi orientali inventati).
Personaggi principali:
- Baudolino: è il protagonista del romanzo. Attraverso le sue bugie, dette sempre a fin di bene, riesce a ricreare nella realtà sogni e desideri che si pensavano irrealizzabili;
- Federico Barbarossa: è l'imperatore dei franchi e diventa il padre adottivo di Baudolino;
- Niceta Coniate: è uno storico bizantino ed è il ministro del Basileo di Costantinopoli. Baudolino lo salva dalla furia devastatrice dei latini durante il saccheggio della città. Niceta è il confidente a cui Baudolino si rivolge per raccontare la propria storia.
- Ipazia: è la donna amata da Baudolino. Non è del tutto umana e ha una cultura ellenistica. Cerca di far capire a Baudolino il vero significato delle cose basandosi sulle teorie dei grandi filosofi greci come Platone.
Linguaggio: nel romanzo sono presenti termini latini e di altre lingue spesso per il solo scopo di mettere in risalto il modo di parlare di quella determinata epoca. Il linguaggio è semplice e presenta vocaboli ricercati solo negli episodi in cui si descrivono i luoghi e i personaggi. Particolarmente interessante è il primo capitolo in cui viene proposta una lettera del protagonista interamente scritta in dialetto lombardo.
Messaggio: la forza del mito e dell'utopia sconfiggono le barriere della realtà.
Giudizio: il romanzo presenta molte parti descrittive e si sofferma più di una volta sulla realtà storica di quell'epoca. Questi elementi possono risultare devianti nella comprensione di tutta la vicenda in quanto, essendo troppo descrittivi, sembrano essere dei punti di sospensione della storia. La narrazione appare comunque fantasiosa e del tutto distaccata dalla Storia determinando così, per tutto il corso della vicenda, un'atmosfera irreale e di leggenda tipicamente medievale.