"Nanà" narra la storia di una cocotte e dei suoi intrighi amorosi in un romanzo in cui l'autore riesce perfettamente a mescolare scene di vita mondana, descrivendole in ogni suo particolare, con una narrazione concisa e brillante. "Il ventre di Parigi" invece è un collage di descrizioni minuziose dei mercati parigini in cui la storia del protagonista rimane purtroppo in secondo piano. Anche gli altri personaggi sono trattati come delle macchiette che sembrano inseriti nel racconto solo per dare risalto alla bellezza ora degli ortaggi, ora della frutta, ora dei pesci e via dicendo.
La trama poi è davvero poco avvincente: d'altronde il perno del libro è la routine del popolino e dei commercianti che trascorrono la loro vita tra i banchi del mercato.