Questo blog è come un diario dove troverai le mie personali recensioni sui romanzi che ho letto e le opinioni sul mondo editoriale. Niente sdolcinature ma solo critiche costruttive, come è giusto che sia ;)

19.7.17

XXX Premio Italo Calvino e i suoi finalisti

Reputo il Premio Italo Calvino un concorso di prestigio e famoso.
Ora, leggendo gli estratti e le schede di lettura di quest'anno, mi è tornato il solito dubbio: si premia il solito romanzo "impegnato", introspettivo, magari un romanzo Pierrot oppure un bel romanzo con una trama originale, magari leggero, spensierato, ironico? 
Beh se devo essere sincera a leggere gli estratti mi sono annoiata. Non ci trovo niente di speciale.
Riassuntino in breve:
-"L'anima femmina": non so se l'estratto è l'incipit o un brano scelto per qualche oscura ragione, a ogni modo non ho capito niente! L'incontro della tipa, timida e imbranata (cominciamo bene) con l'avvocato attempato non ha né capo né coda. Perché si sono incontrati? Perché lui le fa tutte quelle domande? Boh, non si capisce e la scheda di lettura, invece di chiarire un po' il nocciolo della questione incensisce il romanzo senza spiegare. Ps: è il romanzo vincitore...
-"Le lettere dal carcere di 32B": l'estratto inizia con "Mia creatura marina..." Cioè cosa!? Immagino si riferisca alla donna amata, all'amante... a me ha fatto ridere (e non poco). Magari sono le lettere di un pazzo, avrebbe senso. La scheda di lettura mi dà ragione tuttavia l'estratto non mi ha entusiasmato quindi no, non mi interessa conoscere il finale "a sorpresa".
-"Città assediata": incipit che descrive un bambino che cerca di picchiare un cane ma alla fine lo grazia. Il motivo? Doveva andarsene... Scommetto che qualche gruppo animalista avrebbe qualcosa da ridire (povera bestiola). Dalla scheda di lettura si capisce che il ragazzino protagonista viene cacciato di casa e vagabonda in giro. Una storia (sembra, non si capisce dalle prime pagine) cruenta e desolante. Voglia di leggerlo pari a zero. (Se voglio storie cruente mi basta il TG grazie).
-"Alla cassa": brano che parla all'inizio dei mostri dell'infanzia e poi racconta del mondo delle scommesse. Niente di che (a parte quel fastidioso "la mia animuccia").
-"Le tigri del Gocèano": storia di un uomo e del banditismo in Sardegna. La struttura dei dialoghi è lasciata all'interpretazione senza l'uso dei caporali, virgolette o della più banale linea. Non si capisce chi parla e chi risponde. Se il libro è scritto tutto così meglio lasciar perdere. 
-"Il regno": brano intimista di una ragazza... Non capisco cosa c'entra il titolo (e non l'hanno capito neanche quelli del Calvino). Comunque il libro parla delle vicissitudini della protagonista tra amori, lavoro e pseudo religiosità.
-"Presunzione": brano che parla dello zio del protagonista. Dalla scheda di lettura si deduce che il romanzo è ambientato nella Campania camorristica e tratta la storia di una famiglia borghese. Mi ricorda il film di Pif sullo stesso tema. Dove è l'originalità?! Io non la vedo. 
-"La fine dell'estate": il brano non mi ha incuriosito e mi ha ricordato un film (di cui non ricordo il titolo) con due ragazzini che trovano una macchina della polizia incustodita e decidono di usarla. Il solo fatto che un testo mi faccia ricordare un film o un altro libro non lo reputo di grande interesse. 
-"Jimmy lamericano": romanzo storico con una storia d'amore intensa. Il brano mi ha convinto e la trama sembra interessante. Di tutti i finalisti questo è il migliore. 



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