Questo blog è come un diario dove troverai le mie personali recensioni sui romanzi che ho letto e le opinioni sul mondo editoriale. Niente sdolcinature ma solo critiche costruttive, come è giusto che sia ;)

25.2.21

"Miss Austen" di Gill Hornby

 

Incuriosita dal titolo pensavo si trattasse della biografia romanzata della celebre scrittrice Jane Austen ma, invece, narra le vicende della sorella Cassandra, (l'altra miss Austen), ormai anziana. La storia ruota intorno alle lettere "compromettenti" che la famosa Austen ha scritto in modo confidenziale a un'amica. Lodevole la ricostruzione, da parte dell'autrice, di ricreare di sana pianta le lettere e la vita delle sorelle; tuttavia mi aspettavo molto di più. A ogni modo una lettura piacevole. 










15.2.21

"Zia Mame" di Patrick Dennis

Romanzo che narra, attraverso la "voce" del protagonista, la vita eccentrica di sua zia. Donna ricca e anticonformista, (decisamente stereotipata) si imbarca, a ogni capitolo, in qualche assurda impresa. A volte ho trovato il racconto un po' assurdo come quell'episodio in cui la zia decide, tanto per far qualcosa, di occuparsi di alcuni orfanelli inglesi, peccato che si rivelano poi dei teppisti. Invece la figuraccia della donna durante una recita teatrale mi ha fatto divertire parecchio. In definitiva una lettura leggera e piacevole. 









3.2.21

"La signora delle camelie" di Alexandre Dumas

 

Romanzo che narra la tragica storia d'amore tra una mantenuta (una prostituta di alto borgo) e un suo giovane e sprovveduto amante. L'autore si è ispirato alla vera vita di una famosa mantenuta dell'epoca che è stata tra l'altro sua amante per un breve periodo. Ho avuto l'impressione, fin da subito, che le riflessioni del protagonista/autore, che racconta la storia dei due, sul mondo delle mantenute fossero intime e personali. Il suo sguardo non è quello di chi giudica ma quello di un amico che ha visto la fine ingloriosa di una persona conosciuta. Lo strazio e il dolore dell'amante che ha perduto il suo amore mi ha stupito, non essendo avvezza a esagerati romanticismi, trovandoli un po' troppo forzati. Tuttavia è un libro che mi è piaciuto molto, oltre al fatto che mi ha ricordato da vicino il libro "Nana" di Zola che adoro.